6 Gestione del dispositivo di blocco RADOS (RADOS Block Device, RBD) #
Per visualizzare un elenco di tutti i dispositivi di blocco RADOS (RBD) disponibili, fare clic su
› nel menu principale.L'elenco mostra brevi informazioni sul dispositivo come il nome, il nome pool correlato, lo spazio dei nomi, le dimensioni del dispositivo, il numero e la dimensione degli oggetti sul dispositivo, i dettagli sul provisioning e il dispositivo superiore.
6.1 Visualizzazione dei dettagli sugli RBD #
Per visualizzare altri dettagli su un dispositivo, fare clic sulla relativa riga nella tabella:
6.2 Visualizzazione della configurazione dell'RBD #
Per visualizzare la configurazione dettagliata di un dispositivo, fare clic sulla relativa riga nella tabella e sulla scheda
nella tabella inferiore:6.3 Creazione di RBD #
Per aggiungere un nuovo dispositivo, fare clic su
in alto a sinistra nell'intestazione della tabella ed eseguire quanto riportato di seguito nella schermata :Immettere il nome del nuovo dispositivo. Per le restrizioni di denominazione, fare riferimento a Sezione 2.11, «Limitazioni di denominazione».
Selezionare il pool con l'applicazione
rbd
assegnata da cui verrà creato il nuovo dispositivo RBD.Specificare le dimensioni del nuovo dispositivo.
Specificare le opzioni aggiuntive per il dispositivo. Per ottimizzare i parametri del dispositivo, fare clic su
e immettere i valori relativi alle dimensioni dell'oggetto, all'unità di striping o al numero di striping. Per immettere i limiti di qualità del servizio (QoS, Quality of Service), fare clic su .Confermare con
.
6.4 Eliminazione di RBD #
Per eliminare un dispositivo, selezionarlo nella riga della tabella. Fare clic sulla freccia a discesa accanto al pulsante
e fare clic su . Confermare l'eliminazione con (Elimina RBD).L'eliminazione di un RBD è un'azione irreversibile. Se invece si seleziona l'opzione
, è possibile ripristinare il dispositivo in un secondo momento selezionandolo nella scheda della tabella principale e facendo clic su in alto a sinistra nell'intestazione della tabella.6.5 Creazione di snapshot del dispositivo di blocco RADOS (RADOS Block Device, RBD) #
Per creare uno snapshot del dispositivo di blocco RADOS (RADOS Block Device, RBD), selezionare il dispositivo nella riga della tabella per visualizzare il pannello dei contenuti relativo ai dettagli della configurazione. Selezionare la scheda
e fare clic su in alto a sinistra nell'intestazione della tabella. Immettere il nome dello snapshot e confermare con .Dopo aver selezionato una snapshot, è possibile eseguire ulteriori azioni sul dispositivo, ad esempio rinominarlo, proteggerlo, clonarlo, copiarlo o eliminarlo. L'opzione
consente di ripristinare lo stato del dispositivo dallo snapshot attuale.6.6 Copia speculare RBD #
È possibile eseguire la copia speculare delle immagini del dispositivo di blocco RADOS (RADOS Block Device, RBD) in modo asincrono tra due cluster Ceph. È possibile utilizzare il Ceph Dashboard per configurare la replica delle immagini RBD tra due o più cluster. Questa funzionalità è disponibile in due modalità:
- Basata sul journal
Questa modalità utilizza la funzione di journaling dell'immagine RBD per assicurare la replica temporizzata e con coerenza per arresto anomalo tra cluster.
- Basata su snapshot
Questa modalità utilizza snapshot di copia speculare dell'immagine RBD pianificati periodicamente o creati manualmente per eseguire la replica delle immagini RBD con coerenza per arresto anomalo tra cluster.
La copia speculare è configurata su ogni singolo pool all'interno dei cluster peer ed è possibile configurarla su un sottoinsieme specifico di immagini all'interno del pool o per fare in modo che esegua automaticamente la copia speculare di tutte le immagini del pool quando è in uso soltanto la modalità basata sul journal.
Per la configurazione della copia speculare si utilizza il comando
rbd
, installato per default in SUSE Enterprise Storage 7.
Il daemon rbd-mirror
è responsabile
del pull degli aggiornamenti delle immagini dal cluster peer remote e della
loro applicazione all'immagine nel cluster local. Vedere la
Sezione 6.6.2, «Abilitazione del daemon rbd-mirror
» per maggiori informazioni
sull'abilitazione del daemon
rbd-mirror
.
A seconda delle necessità di replica, è possibile configurare la copia speculare del dispositivo di blocco RADOS (RADOS Block Device, RBD) sulla replica a una o due vie:
- Replica a una via
Quando la copia speculare dei dati avviene soltanto da un cluster primario a uno secondario, il daemon
rbd-mirror
viene eseguito solo sul cluster secondario.- Replica a due vie
Quando la copia speculare dei dati avviene dalle immagini primarie su un cluster alle immagini non primarie su un altro cluster (e viceversa), il daemon
rbd-mirror
viene eseguito su entrambi i cluster.
Ogni istanza del daemon rbd-mirror
deve essere in grado di connettersi contemporaneamente al cluster Ceph
local e remote, ad esempio a tutti i monitor e agli host OSD. Inoltre, la
larghezza di banda della rete tra i due data center deve essere sufficiente
per gestire il workload della copia speculare.
Per informazioni generali e sull'approccio della riga di comando alla copia speculare del dispositivo di blocco RADOS, fare riferimento alla Sezione 20.4, «Copie speculari delle immagini RBD».
6.6.1 Configurazione dei cluster primario e secondario #
Nel cluster primario viene creato il pool originale con le immagini. Nel cluster secondario vengono replicati il pool o le immagini dal cluster primario.
I termini primario e secondario possono essere relativi nel contesto della replica, perché fanno riferimento più ai singoli pool che ai cluster. Ad esempio, nella replica bidirezionale, è possibile eseguire la copia speculare di un pool dal cluster primario a quello secondario mentre è in corso la copia speculare di un altro pool dal cluster secondario a quello primario.
6.6.2 Abilitazione del daemon rbd-mirror
#
Nelle procedure seguenti è illustrato come eseguire task amministrativi di
base per configurare la copia speculare tramite il comando
rbd
. La copia speculare è configurata per ogni singolo
pool nei cluster Ceph.
I passaggi di configurazione del pool devono essere eseguiti su entrambi i cluster peer. Per maggior chiarezza, in queste procedure si presuppone che due cluster, denominati "primary" e "secondary", siano accessibili da un singolo host.
Il daemon rbd-mirror
esegue la
replica effettiva dei dati del cluster.
Rinominare
ceph.conf
e i file di portachiavi e copiarli dall'host primario all'host secondario:cephuser@secondary >
cp /etc/ceph/ceph.conf /etc/ceph/primary.confcephuser@secondary >
cp /etc/ceph/ceph.admin.client.keyring \ /etc/ceph/primary.client.admin.keyringcephuser@secondary >
scp PRIMARY_HOST:/etc/ceph/ceph.conf \ /etc/ceph/secondary.confcephuser@secondary >
scp PRIMARY_HOST:/etc/ceph/ceph.client.admin.keyring \ /etc/ceph/secondary.client.admin.keyringPer abilitare la copia speculare su un pool con
rbd
, specificare il comandomirror pool enable
, il nome del pool e la modalità di copia speculare:cephuser@adm >
rbd mirror pool enable POOL_NAME MODENotaLa modalità di copia speculare può essere
image
opool
. Esempio:cephuser@secondary >
rbd --cluster primary mirror pool enable image-pool imagecephuser@secondary >
rbd --cluster secondary mirror pool enable image-pool imageNel Ceph Dashboard, andare a
› . Nella tabella a sinistra vengono mostrati i daemonrbd-mirror
in esecuzione e il relativo stato.Figura 6.6: Esecuzione dei daemonrbd-mirror
#
6.6.3 Disabilitazione della copia speculare #
Per disabilitare la copia speculare con rbd
, specificare
il comando mirror pool disable
e il nome del pool:
cephuser@adm >
rbd mirror pool disable POOL_NAME
Quando si disabilita la copia speculare su un pool in questo modo, questa verrà disabilitata anche su qualsiasi immagine (nel pool) per la quale è stata abilitata esplicitamente la copia speculare.
6.6.4 Esecuzione del bootstrap dei peer #
Affinché rbd-mirror
rilevi il
rispettivo cluster peer, è necessario registrare il peer nel pool e creare
un account utente. Questo processo può essere automatizzato con
rbd
tramite i comandi mirror pool peer
bootstrap create
e mirror pool peer bootstrap
import
.
Per creare manualmente un nuovo token di bootstrap con
rbd
, specificare il comando mirror pool peer
bootstrap create
, il nome del pool e un nome del sito facoltativo
per la descrizione del cluster local:
cephuser@adm >
rbd mirror pool peer bootstrap create [--site-name local-site-name] pool-name
L'output di mirror pool peer bootstrap create
sarà un
token che dovrà essere fornito al comando mirror pool peer
bootstrap import
. Ad esempio, sul cluster primario:
cephuser@adm >
rbd --cluster primary mirror pool peer bootstrap create --site-name primary
image-pool eyJmc2lkIjoiOWY1MjgyZGItYjg5OS00NTk2LTgwOTgtMzIwYzFmYzM5NmYzIiwiY2xpZW50X2lkIjoicmJkL \
W1pcnJvci1wZWVyIiwia2V5IjoiQVFBUnczOWQwdkhvQmhBQVlMM1I4RmR5dHNJQU50bkFTZ0lOTVE9PSIsIm1 \
vbl9ob3N0IjoiW3YyOjE5Mi4xNjguMS4zOjY4MjAsdjE6MTkyLjE2OC4xLjM6NjgyMV0ifQ==
Per importare manualmente il token di bootstrap creato da un altro cluster
con il comando rbd
, specificare il comando
mirror pool peer bootstrap import
, il nome del pool, il
percorso del file al token creato (oppure "-" per leggere dall'input
standard), insieme al nome del sito facoltativo per la descrizione del
cluster local e a una direzione di copia speculare (l'impostazione di
default è rx-tx
per la copia speculare bidirezionale, ma
è possibile configurare questa impostazione anche su
rx-only
per la copia speculare unidirezionale):
cephuser@adm >
rbd mirror pool peer bootstrap import [--site-name local-site-name] \
[--direction rx-only or rx-tx] pool-name token-path
Ad esempio, sul cluster secondario:
cephuser@adm >
cat >>EOF < token eyJmc2lkIjoiOWY1MjgyZGItYjg5OS00NTk2LTgwOTgtMzIwYzFmYzM5NmYzIiwiY2xpZW50X2lkIjoicmJkLW \ 1pcnJvci1wZWVyIiwia2V5IjoiQVFBUnczOWQwdkhvQmhBQVlMM1I4RmR5dHNJQU50bkFTZ0lOTVE9PSIsIm1v \ bl9ob3N0IjoiW3YyOjE5Mi4xNjguMS4zOjY4MjAsdjE6MTkyLjE2OC4xLjM6NjgyMV0ifQ== EOFcephuser@adm >
rbd --cluster secondary mirror pool peer bootstrap import --site-name secondary image-pool token
6.6.5 Rimozione di un peer del cluster #
Per rimuovere un cluster Ceph peer in copia speculare con il comando
rbd
, specificare il comando mirror pool peer
remove
, il nome del pool e l'UUID del peer (disponibile dal
comando rbd mirror pool info
):
cephuser@adm >
rbd mirror pool peer remove pool-name peer-uuid
6.6.6 Configurazione della replica del pool nel Ceph Dashboard #
Il daemon rbd-mirror
deve disporre
dell'accesso al cluster primario per poter eseguire la copia speculare
delle immagini RBD. Assicurarsi di aver seguito la procedura descritta
nella Sezione 6.6.4, «Esecuzione del bootstrap dei peer» prima di continuare.
Nel cluster primario e secondario, creare pool con un nome identico e assegnarvi l'applicazione
rbd
. Per ulteriori dettagli sulla creazione di un nuovo pool, fare riferimento alla Sezione 5.1, «Aggiunta di un nuovo pool».Figura 6.7: Creazione di un pool con l'applicazione RBD #Nei dashboard del cluster primario e secondario, andare a › . Nella tabella a destra, fare clic sul nome del pool da replicare e, dopo aver fatto clic su , selezionare la modalità di replica. In questo esempio, verrà utilizzata la modalità di replica pool, che indica che verranno replicate tutte le immagini all'interno di un determinato pool. Confermare con .
Figura 6.8: Configurazione della modalità di replica #Importante: errore o avviso nel cluster primarioIn seguito all'aggiornamento della modalità di replica, verrà visualizzato un errore o un flag di avviso nella colonna destra corrispondente. Ciò si verifica perché al pool non è stato ancora assegnato nessun utente peer per la replica. Ignorare questo flag per il cluster primario poiché l'utente peer viene assegnato soltanto al cluster secondario.
Nel dashboard del cluster secondario, andare a › . Aggiungere il peer di copia speculare del pool selezionando . Specificare i dettagli del cluster primario:
Figura 6.9: Aggiunta delle credenziali del peer #Stringa univoca arbitraria che identifica il cluster primario come "primary". Il nome del cluster deve essere diverso dal nome reale del cluster secondario.
ID utente Ceph creato come peer in copia speculare. In questo esempio è "rbd-mirror-peer".
Elenco separato da virgole degli indirizzi IP dei nodi Ceph Monitor del cluster primario.
Chiave correlata all'ID utente peer. È possibile recuperarla eseguendo sul cluster primario il comando di esempio seguente:
cephuser@adm >
ceph auth print_key pool-mirror-peer-name
Confermare con
.Figura 6.10: Elenco dei pool replicati #
6.6.7 Verifica del funzionamento della replica dell'immagine RBD #
Una volta che il daemon rbd-mirror
è in esecuzione e la replica dell'immagine RBD è configurata nel Ceph
Dashboard, è il momento di verificare il funzionamento della replica:
Nel Ceph Dashboard del cluster primario, creare un'immagine RBD per fare in modo che il relativo pool superiore sia quello già creato per scopi di replica. Abilitare le funzioni
Blocco esclusivo
eJournaling
per l'immagine. Per i dettagli sulla creazione delle immagini RBD, fare riferimento alla Sezione 6.3, «Creazione di RBD».Figura 6.11: Nuova immagine RBD #Dopo aver creato l'immagine che si desidera replicare, aprire il Ceph Dashboard del cluster secondario e andare a › . La tabella a destra rifletterà la modifica del numero di immagini e sincronizzerà il numero di immagini .
Figura 6.12: Nuova immagine RBD sincronizzata #Suggerimento: avanzamento della replicaNella tabella
in basso nella pagina viene mostrato lo stato della replica delle immagini RBD. La scheda include i possibili problemi, la scheda visualizza l'avanzamento della replica dell'immagine e la scheda elenca tutte le immagini di cui è riuscita la replica.Figura 6.13: Stato della replica delle immagini RBD #Nel cluster primario, scrivere i dati nell'immagine RBD. Nel Ceph Dashboard del cluster secondario, andare a › e controllare se le dimensioni dell'immagine corrispondente aumentano via via che i dati vengono scritti nel cluster primario.
6.7 Gestione di iSCSI Gateway #
Per ulteriori informazioni generali sugli iSCSI Gateway, fare riferimento al Capitolo 22, Ceph iSCSI Gateway.
Per visualizzare un elenco di tutti i gateway e le immagini mappate disponibili, fare clic su
› nel menu principale. Si apre la scheda , in cui vengono elencati gli iSCSI Gateway attualmente configurati e le immagini RBD mappate.Nella tabella dei
sono elencati lo stato, il numero di destinazioni iSCSI e il numero di sessioni di ogni gateway. Nella tabella sono elencati il nome, il nome del pool correlato, il tipo di backstore e altri dettagli statistici di ciascuna immagine mappata.Nella scheda
sono elencate le destinazioni iSCSI attualmente configurate.Per visualizzare ulteriori informazioni dettagliate su una destinazione, fare clic sulla freccia a discesa nella riga della tabella delle destinazioni. Si apre uno schema con struttura ad albero in cui sono elencati i dischi, i portali, gli iniziatori e i gruppi. Fare clic su un elemento per espanderlo e visualizzare i relativi contenuti dettagliati, facoltativamente insieme alla configurazione correlata, nella tabella a destra.
6.7.1 Aggiunta di destinazioni iSCSI #
Per aggiungere una nuova destinazione iSCSI, fare clic su
in alto a sinistra nella tabella e immettere le informazioni richieste.Immettere l'indirizzo di destinazione del nuovo gateway.
Fare clic su
e selezionare uno o più portali iSCSI dall'elenco.Fare clic su
e selezionare una o più immagini RBD per il gateway.Se è necessario utilizzare l'autenticazione per accedere al gateway, attivare la casella di controllo
e immettere le credenziali. Ulteriori opzioni di autenticazione avanzata sono disponibili dopo l'attivazione di e .Confermare con
(Crea destinazione).
6.7.2 Modifica delle destinazioni iSCSI #
Per modificare una destinazione iSCSI esistente, fare clic sulla relativa riga nella tabella
, quindi su in alto a sinistra nella tabella.È quindi possibile modificare la destinazione iSCSI, aggiungere o eliminare portali e aggiungere o eliminare immagini RBD correlate. È inoltre possibile regolare le informazioni di autenticazione per il gateway.
6.7.3 Eliminazione delle destinazioni iSCSI #
Per eliminare una destinazione iSCSI, selezionare la riga della tabella e fare clic sulla freccia a discesa accanto al pulsante
, quindi selezionare . Attivare la casella e confermare con .6.8 Qualità di servizio (QoS) RBD #
Per ulteriori informazioni generali e per una descrizione delle opzioni di configurazione QoS RBD, fare riferimento alla Sezione 20.6, «Impostazioni QoS».
È possibile configurare le opzioni QoS a livelli diversi.
Globalmente
Per ogni singolo pool
Per ogni singola immagine
La configurazione globale si trova in cima all'elenco e verrà utilizzata per tutte le immagini RBD di nuova creazione e per quelle immagini che non ignorano tali valori sul livello di pool o di immagine RBD. Un valore di opzione specificato globalmente può essere ignorato per ogni singolo pool o per ogni singola immagine. Le opzioni specificate in un pool verranno applicate a tutte le immagini RBD di tale pool a meno che non siano sostituite da un'opzione di configurazione impostata in un'immagine. Le opzioni specificate in un'immagine sostituiranno quelle specificate globalmente e quelle specificate in un pool.
In questo modo, è possibile definire i valori di default globalmente, adattarli a tutte le immagini RBD di un pool specifico e sostituire la configurazione del pool per le singole immagini RBD.
6.8.1 Configurazione delle opzioni a livello globale #
Per configurare le opzioni del dispositivo di blocco RADOS (RADOS Block Device, RBD) a livello globale, selezionare
› dal menu principale.Per elencare tutte le opzioni di configurazione globale disponibili, accanto a
, selezionare dal menu a discesa.Filtrare i risultati della tabella applicando il filtro
rbd_qos
nel campo di ricerca per visualizzare un elenco di tutte le opzioni di configurazione disponibili per QoS.Per modificare un valore, fare clic sulla relativa riga di tabella e selezionare
in alto a sinistra nella tabella. La finestra di dialogo contiene sei campi diversi tramite cui è possibile specificare i valori. I valori dell'opzione di configurazione RBD sono obbligatori nella casella di testoNotaA differenza di altre finestre di dialogo, questa non consente di specificare il valore nelle unità adeguate. È necessario impostare tali valori in byte o IOPS, a seconda dell'opzione che si sta modificando.
6.8.2 Configurazione delle opzioni in un nuovo pool #
Per creare un nuovo pool e configurarvi le opzioni di configurazione RBD,
fare clic su rbd
al pool
per poter configurare le opzioni QoS RBD.
Non è possibile configurare le opzioni di configurazione QoS RBD sui pool con codice di cancellazione. A questo scopo, è necessario modificare il pool dei metadati replicato di un'immagine RBD. La configurazione verrà quindi applicata al pool di dati con codice di cancellazione di tale immagine.
6.8.3 Configurazione delle opzioni in un pool esistente #
Per configurare le opzioni QoS RBD in un pool esistente, fare clic su
, quindi sulla riga di tabella corrispondente al pool e selezionare in alto a sinistra nella tabella.Dovrebbe aprirsi la sezione
nella finestra di dialogo, seguita dalla sezione .Se le sezioni erasure coded), il quale non può essere utilizzato per impostare le opzioni di configurazione RBD, o che il pool non sia configurato per l'utilizzo da parte delle immagini RBD. Nell'ultimo caso, assegnare il tag applicazione al pool per visualizzare le sezioni di configurazione corrispondenti.
o non vengono visualizzate, è possibile che si stia modificando un pool con codice di cancellazione (6.8.4 Opzioni di configurazione #
Fare clic su
per espandere le opzioni di configurazione. Verrà visualizzato un elenco di tutte le opzioni disponibili. Le unità delle opzioni di configurazione sono già visualizzate nelle caselle di testo. Se si seleziona l'opzione dei byte per secondo (BPS), è possibile utilizzare scorciatoie come "1M" o "5G". Tali valori verranno convertiti automaticamente in "1 MB/s" e "5 GB/s" rispettivamente.Se si fa clic sul pulsante di reimpostazione a destra di ciascuna casella di testo, i valori impostati nel pool verranno rimossi. Questa azione non rimuove i valori di configurazione delle opzioni configurate a livello globale o in un'immagine RBD.
6.8.5 Creazione delle opzioni QoS RBD con una nuova immagine RBD #
Per creare un'immagine RBD con le opzioni QoS RBD impostate in quest'ultima, selezionare
› e fare clic su . Fare clic su per espandere la sezione di configurazione avanzata. Fare clic su per aprire tutte le opzioni di configurazione disponibili.6.8.6 Modifica delle opzioni QoS RBD sulle immagini esistenti #
Per modificare le opzioni QoS RBD in un'immagine esistente, selezionare
› , fare clic sulla riga di tabella corrispondente al pool e quindi su . Verrà visualizzata la finestra di dialogo per la modifica. Fare clic su per espandere la sezione di configurazione avanzata. Fare clic su per aprire tutte le opzioni di configurazione disponibili.6.8.7 Modifica delle opzioni di configurazione durante la copia o la clonazione delle immagini #
Se un'immagine RBD viene clonata o copiata, per default verranno copiati anche i valori impostati in tale immagine. Se si desidera modificarli durante la copia o la clonazione, specificare i valori di configurazione aggiornati nella finestra di dialogo di copia/clonazione seguendo gli stessi passaggi della procedura di creazione o modifica di un'immagine RBD. Questa operazione consente di impostare (o reimpostare) soltanto i valori dell'immagine RBD copiata o clonata e non influisce sulla configurazione dell'immagine RBD di origine o sulla configurazione globale.
Se si sceglie di reimpostare il valore di opzione durante la procedura di copia/clonazione, nell'immagine non verrà impostato alcun valore per tale opzione. Ciò vuol dire che verrà utilizzato il valore di tale opzione specificato per il pool superiore se in quest'ultimo è stato configurato tale valore. In caso contrario, verrà utilizzata l'impostazione di default globale.