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documentation.suse.com / Documentazione di SUSE Linux Enterprise Server / Guida alla distribuzione / Procedura di installazione / Parametri di avvio
Si applica a SUSE Linux Enterprise Server 15 SP3

7 Parametri di avvio

SUSE Linux Enterprise Server consente di impostare diversi parametri durante l'avvio, ad esempio la scelta dell'origine dei dati di installazione o l'impostazione della configurazione di rete.

L'uso del set di parametri di avvio appropriato consente di semplificare la procedura di installazione. Molti parametri possono essere configurati successivamente mediante le routine linuxrc, tuttavia l'uso dei parametri di avvio è più semplice. In alcune configurazioni automatiche, i parametri di avvio possono essere forniti mediante un file initrd o info.

La modalità di avvio del sistema per l'installazione dipende dall'architettura. Ad esempio, l'avvio di un PC (AMD64/Intel 64) è diverso da quello di un mainframe. Se si installa SUSE Linux Enterprise Server come guest VM in un hypervisor KVM o Xen, seguire le istruzioni relative all'architettura AMD64/Intel 64.

Nota
Nota: opzioni e parametri di avvio

I termini Parametri di avvio e Opzioni di avvio vengono utilizzati spesso in modo intercambiabile. Nella presente documentazione prevale l'uso del termine Parametri di avvio.

7.1 Uso dei parametri di avvio predefiniti

La descrizione dettagliata dei parametri di avvio è riportata nel Capitolo 8, Procedura di installazione. In genere, selezionando Installazione viene avviato il processo di avvio dell'installazione.

In caso di problemi, utilizzare Installation—ACPI Disabled (Installazione - ACPI disabilitato) o Installation—Safe Settings (Installazione - Safe Settings). Per ulteriori informazioni sulla soluzione dei problemi relativi al processo di installazione, vedere il Capitolo 12, Soluzione dei problemi.

La barra dei menu nella parte inferiore della schermata include alcune funzionalità avanzate necessarie in determinate configurazioni. L'uso dei tasti funzione (F1 ... F12), consente di specificare opzioni aggiuntive per passare alle routine di installazione senza dover conoscere necessariamente la sintassi dettagliata di questi parametri (vedere Capitolo 7, Parametri di avvio). Per una descrizione dettagliata dei tasti funzione disponibili, vedere Sezione 7.2.1, «Schermata di avvio nei computer con BIOS tradizionale».

7.2 PC (AMD64/Intel 64/Arm AArch64)

In questa sezione è descritto come modificare i parametri di avvio per AMD64, Intel 64 e Arm AArch64.

7.2.1 Schermata di avvio nei computer con BIOS tradizionale

Nella schermata di avvio sono disponibili numerose opzioni per la procedura di installazione. Avvia dal disco rigido avvia il sistema installato ed è sempre l'opzione di default perché il CD viene spesso lasciato nell'unità. Selezionare una delle altre opzioni con i tasti freccia Enter Le opzioni sono le seguenti:

Installazione

Modalità di installazione normale. Verranno attivate tutte le funzioni hardware moderne. Nel caso l'installazione risulti impossibile, consultare F5Kernel per i parametri di avvio che disabilitano funzioni potenzialmente problematiche.

Upgrade

Eseguire un upgrade del sistema. Per ulteriori informazioni, fare riferimento al Capitolo 1, Metodi e percorsi di upgrade.

Altro › Sistema di ripristino

Avvia un sistema Linux minimo senza interfaccia grafica. Per ulteriori informazioni, vedere Section 40.5.2, “Using the rescue system”.

Altro › Avvia sistema Linux

Avviare un sistema Linux già installato. Verrà chiesto di specificare la partizione dalla quale avviare il sistema.

Altro › Verifica supporto di installazione

Questa opzione è disponibile solo quando si effettua l'installazione dal supporto creato dall'immagine ISO di cui si è effettuato il download. In questo caso, è consigliabile controllare l'integrità del mezzo di installazione. Questa opzione consente di avviare il sistema di installazione prima del controllo automatico dei supporti. Se il controllo ha esito positivo, si avvia la normale routine di installazione. Se viene rilevato un supporto danneggiato, la routine di installazione si interrompe. Sostituire il supporto rotto e riavviare il processo di installazione.

Altro › Verifica della memoria

Consente di verificare la memoria RAM del sistema mediante cicli ripetuti di lettura e scrittura. Terminare il test riavviando. Per ulteriori informazioni, vedere Sezione 12.4, «Errore di avvio».

Schermata di avvio nei computer con BIOS tradizionale
Figura 7.1: Schermata di avvio nei computer con BIOS tradizionale

Utilizzare i tasti funzione illustrati in fondo alla schermata per modificare la lingua, la risoluzione dello schermo, l'origine di installazione oppure per aggiungere un ulteriore driver del fornitore dell'hardware:

F1Aiuto

Apre la guida contestuale per l'elemento attivo della schermata di avvio. Utilizzare i tasti freccia per navigare, Enter seguire un collegamento e Esc abbandonare la schermata di aiuto.

F2Lingua

Consente di selezionare la lingua di visualizzazione e il layout di tastiera corrispondente per l'installazione. La lingua di default è Inglese (Stati Uniti).

F3Modalità video

Consente di selezionare diverse modalità di visualizzazione grafica per l'installazione. Per default, la risoluzione video viene determinata automaticamente tramite KMS («Kernel Mode Settings»). Se questa impostazione non funziona nel sistema, scegliere Nessuna KMS e, facoltativamente, specificare vga=ask nella riga di comando di avvio in modo che venga richiesta l'immissione della risoluzione video. Scegliere Modalità testo in caso di problemi di installazione grafica.

F4Origine

Di norma, l'installazione viene eseguita dal supporto di installazione inserito nell'unità. A questo livello, è possibile selezionare altre fonti, tra cui server FTP o NFS. Se l'installazione viene distribuita su una rete con un server SLP, utilizzare questa opzione per selezionare un'origine di installazione disponibile sul server. Per informazioni sulla configurazione di un server di installazione con SLP, vedere Capitolo 16, Configurazione di un'origine di installazione di rete.

F5Kernel

Se si rilevano problemi con la normale installazione, è possibile utilizzare questo menu per disabilitare alcune funzioni potenzialmente problematiche. Se l'hardware non supporta ACPI (Advanced Configuration and Power Interface), selezionare No ACPI per eseguire l'installazione senza supporto ACPI. No local APIC disabilita il supporto APIC (Advanced Programmable Interrupt Controllers), che potrebbe causare problemi con alcuni tipi di hardware. Impostazioni sicure consente di avviare il sistema in modalità DMA (per le unità CD/DVD-ROM) e con le funzioni di risparmio energetico disabilitate.

Se non si è certi, provare prima le seguenti opzioni: Installazione - ACPI disabilitata o Installazione - Impostazioni di protezione. Gli utenti esperti possono anche utilizzare la riga di comando (Opzioni di boot) per immettere o cambiare i parametri del kernel.

F6Driver

Premere questo tasto per notificare al sistema che è disponibile un aggiornamento facoltativo per il driver di SUSE Linux Enterprise Server. Utilizzando File o URL, è possibile caricare i driver direttamente, prima dell'inizio dell'installazione. Se si seleziona , verrà richiesto di inserire il disco di aggiornamento al momento adatto del processo di installazione.

Suggerimento
Suggerimento: come ottenere i dischi di aggiornamento del driver

Gli aggiornamenti dei driver per SUSE Linux Enterprise sono disponibili all'indirizzo http://drivers.suse.com/. I presenti driver sono stati creati mediante il programma SUSE SolidDriver.

7.2.2 Schermata di avvio nei computer con UEFI tradizionale

UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) è un nuovo standard di settore che sostituisce ed estende il BIOS tradizionale. Le implementazioni più recenti di UEFI contengono l'estensione «Secure Boot» che impedisce l'avvio del codice dannoso consentendo solo l'esecuzione di boot loader firmati. Per ulteriori informazioni, vedere Chapter 13, UEFI (Unified Extensible Firmware Interface).

Il boot manager GRUB 2, utilizzato per avviare i computer con BIOS tradizionale, non supporta UEFI, pertanto GRUB 2 viene sostituito con GRUB 2 per EFI. Se è abilitato l'avvio sicuro, YaST seleziona automaticamente GRUB 2 per EFI per l'installazione. Poiché dal punto di vista dell'amministratore e dell'utente le implementazioni del boot manager si comportano allo stesso modo, nel seguito verranno entrambe chiamate semplicemente GRUB 2.

Suggerimento
Suggerimento: utilizzo di driver aggiuntivi con Avvio sicuro

Quando si esegue l'installazione con Avvio sicuro abilitato, non è possibile caricare driver non forniti in dotazione con SUSE Linux Enterprise Server. Ciò vale anche per i driver forniti tramite SolidDriver, perché per default la loro chiave di firma non è ritenuta attendibile.

Per caricare i driver non forniti con SUSE Linux Enterprise Server, eseguire una delle seguenti operazioni:

  • Prima dell'installazione, aggiungere le chiavi necessarie al database del firmware tramite gli strumenti di gestione del firmware/sistema.

  • Utilizzare un'immagine ISO avviabile dalla quale verrà eseguita la registrazione delle chiavi necessarie nell'elenco MOK al primo avvio.

Per ulteriori informazioni, vedere Section 13.1, “Secure boot”.

Nella schermata di avvio sono disponibili numerose opzioni per la procedura di installazione. Modificare l'opzione selezionata con i tasti freccia e premere Enter per avviarla. Le opzioni sono le seguenti:

Installazione

Modalità di installazione normale. Verranno attivate tutte le funzioni hardware moderne. Nel caso l'installazione risulti impossibile, consultare F5Kernel per i parametri di avvio che disabilitano funzioni potenzialmente problematiche.

Upgrade

Eseguire un upgrade del sistema. Per ulteriori informazioni, fare riferimento al Capitolo 1, Metodi e percorsi di upgrade.

Altro › Sistema di ripristino

Avvia un sistema Linux minimo senza interfaccia grafica. Per ulteriori informazioni, vedere Section 40.5.2, “Using the rescue system”.

Altro › Avvia sistema Linux

Avviare un sistema Linux già installato. Verrà chiesto di specificare la partizione dalla quale avviare il sistema.

Altro › Verifica supporto di installazione

Questa opzione è disponibile solo quando si effettua l'installazione dal supporto creato dall'immagine ISO di cui si è effettuato il download. In questo caso, è consigliabile controllare l'integrità del mezzo di installazione. Questa opzione consente di avviare il sistema di installazione prima del controllo automatico dei supporti. Se il controllo ha esito positivo, si avvia la normale routine di installazione. Se viene rilevato un supporto danneggiato, la routine di installazione si interrompe.

Schermata di avvio nei computer dotati di UEFI
Figura 7.2: Schermata di avvio nei computer dotati di UEFI

In SUSE Linux Enterprise Server, GRUB 2 per EFI non supporta il prompt di avvio o i tasti funzione per l'aggiunta dei parametri di avvio. Per default, l'installazione viene avviata con l'inglese americano e i supporti di avvio come origine di installazione. Viene eseguita una ricerca DHCP per configurare la rete. Per modificare tali impostazioni di default o aggiungere parametri di avvio, è necessario modificare la rispettiva voce di avvio. Evidenziarla utilizzando i tasti freccia e premere E. Per i suggerimenti relativi alla modifica, vedere la Guida su schermo (al momento è disponibile solo una tastiera inglese). La voce Installazione assomiglierà a quanto riportato di seguito:

setparams 'Installation'

   set gfxpayload=keep
   echo 'Loading kernel ...'
   linuxefi /boot/x86_64/loader/linux splash=silent
   echo 'Loading initial ramdisk ...'
   initrdefi /boot/x86_64/loader/initrd

Aggiungere parametri separati da spazi alla fine della riga che inizia con linuxefi. Per avviare la voce modificata premere F10. Se si accede al computer tramite una console seriale, premere Esc 0. In https://en.opensuse.org/Linuxrc è disponibile un elenco completo dei parametri.

7.3 Elenco dei parametri di avvio importanti

In questa sezione è riportata una selezione dei parametri di avvio importanti.

7.3.1 Parametri di avvio generali

autoyast=URL

Il parametro AutoYaST specifica la posizione del file di controllo autoinst.xml per l'installazione automatica.

manual=<0|1>

Il parametro manual controlla se gli altri parametri sono solo valori di default che devono essere ancora riconosciuti dall'utente. Se si desidera che tutti i valori siano accettati senza richieste di conferma, impostare il valore di questo parametro su 0. L'impostazione di AutoYaST implica l'impostazione del parametro manual sul valore 0.

Info=URL

Specifica l'ubicazione del file da cui possono essere lette le opzioni aggiuntive.

IBM Z Ciò è utile per superare la limitazione di 10 righe (e di 80 caratteri per riga in z/VM) per il parmfile. Ulteriore documentazione per il file Info è disponibile nel Section 9.3.3, “Combining the linuxrc info file with the AutoYaST control file”. Dato che in genere è possibile accedere al file Info solo tramite la rete su IBM Z, non è possibile utilizzarlo per specificare le opzioni richieste per la configurazione della rete (tali opzioni sono descritte nella Sezione 7.3.2, «Configurazione dell'interfaccia di rete»). Inoltre, altre opzioni specifiche di linuxrc, quali quelle per il debug, dovranno essere specificate nel parmfile per essere effettive.

upgrade=<0|1>

Per eseguire l'upgrade di SUSE Linux Enterprise Server, specificare Upgrade=1.

IBM Z È necessario un parmfile personalizzato per eseguire l'upgrade di un'installazione esistente di SUSE Linux Enterprise. Senza questo parametro, l'installazione non fornisce alcuna opzione di upgrade.

dud=URL

Carica gli aggiornamenti del driver da URL.

Impostare dud=ftp://ftp.esempio.com/PATH_TO_DRIVER o dud=http://www.esempio.com/PATH_TO_DRIVER per caricare i driver da un URL. Quando dud=1 viene richiesto di specificare l'URL durante l'avvio.

language=LANGUAGE

Imposta la lingua di installazione. Alcuni valori supportati sono cs_CZ, de_DE, es_ES, fr_FR, ja_JP, pt_BR, pt_PT, ru_RU, zh_CN e zh_TW.

acpi=off

Disabilita il supporto ACPI.

noapic

Nessun APIC logico.

nomodeset

Disabilita KMS.

textmode=1

Avvia il programma di installazione in modalità testo.

console=SERIAL_DEVICE[,MODE]

SERIAL_DEVICE può essere un dispositivo seriale o parallelo effettivo (ad esempio ttyS0) o un terminale virtuale (ad esempio tty1). MODE è la velocità di trasmissione, parità e bit di stop (ad esempio 9600n8). Il valore di default per questa impostazione è definito dal firmware della scheda madre. Se nel monitor non è visualizzato l'output, provare con l'impostazione console=tty1. È possibile applicarla per definire più dispositivi.

7.3.2 Configurazione dell'interfaccia di rete

Importante
Importante: configurazione dell'interfaccia di rete

Le impostazioni descritte in questa sezione si riferiscono solo all'interfaccia di rete utilizzata nel corso dell'installazione. Configurare le interfacce di rete aggiuntive nel sistema installato seguendo le istruzioni fornite nel manuale Section 19.5, “Configuring a network connection manually”.

La rete verrà configurata solo se necessario durante l'installazione. Per forzare la configurazione della rete, utilizzare il parametro netsetup oppure ifcfg.

netsetup=VALUE

netsetup=dhcp forza la configurazione tramite DHCP. Impostare netsetup=-dhcp quando si configura la rete con i parametri di avvio hostip, gateway e nameserver. Con l'opzione netsetup=hostip,netmask,gateway,nameserver il programma di installazione richiede le impostazioni di rete durante l'avvio.

ifcfg=INTERFACE[.VLAN]=[.try,]SETTINGS

INTERFACE può essere * per trovare la corrispondenza con tutte le interfacce o eth* per trovare ad esempio la corrispondenza con tutte le interfacce che iniziano con eth. È inoltre possibile utilizzare gli indirizzi MAC come valori.

Facoltativamente, è possibile impostare VLAN dietro al nome dell'interfaccia, separata da un punto.

Se SETTINGS è dhcp, tutte le interfacce corrispondenti vengono configurate con DHCP. Se si aggiunge l'opzione try, la configurazione si arresta quando il repository di installazione è raggiungibile tramite una delle interfacce configurate.

In alternativa, utilizzare la configurazione statica. Con i parametri statici viene configurata solo la prima interfaccia corrispondente, a meno che non si aggiunga l'opzione try. In questo modo vengono configurate tutte le interfacce finché il repository non è raggiungibile.

La sintassi per la configurazione statica è:

ifcfg=*="IPS_NETMASK,GATEWAYS,NAMESERVERS,DOMAINS"

Ogni valore separato da virgola può a sua volta contenere un elenco di valori separati da spazi. IPS_NETMASK è in CIDR notation, ad esempio 10.0.0.1/24. Le virgolette sono necessarie solo quando si utilizzano elenchi separati da spazi. Esempio con due server dei nomi:

ifcfg=*="10.0.0.10/24,10.0.0.1,10.0.0.1 10.0.0.2,example.com"
Suggerimento
Suggerimento: altri parametri di rete

Il parametro di avvio ifcfg è particolarmente efficace e consente di impostare quasi tutti i parametri di rete. Oltre ai parametri sopra citati, è possibile impostare valori per tutte le opzioni di configurazione (separati da virgola) da /etc/sysconfig/network/ifcfg.template e /etc/sysconfig/network/config. Nell'esempio seguente viene impostata una dimensione MTU personalizzata in un'interfaccia altrimenti configurata tramite DHCP:

ifcfg=eth0=dhcp,MTU=1500
hostname=host.esempio.com

Immettere il nome host completo.

domain=example.com

Percorso di ricerca dominio per DNS. Consente di utilizzare nomi host brevi anziché nomi completi.

hostip=192.168.1.2[/24]

Inserire l'indirizzo IP dell'interfaccia da configurare. L'IP può contenere la maschera di sottorete, ad esempio hostip=192.168.1.2/24. Questa impostazione viene valutata solo se è richiesta la rete durante l'installazione.

gateway=192.168.1.3

Specificare il gateway da utilizzare. Questa impostazione viene valutata solo se è richiesta la rete durante l'installazione.

nameserver=192.168.1.4

Specificare il server DNS attivo. Questa impostazione viene valutata solo se è richiesta la rete durante l'installazione.

domain=example.com

Percorso di ricerca del dominio. Questa impostazione viene valutata solo se è richiesta la rete durante l'installazione.

7.3.3 Indicazione dell'origine di installazione

Se non si utilizza un DVD o un'unità flash USB per l'installazione, specificare una sorgente di installazione alternativa.

install=SOURCE

Specificare la posizione dell'origine dell'installazione da utilizzare. È possibile utilizzare i protocolli cd, hd, slp, nfs, smb (Samba/CIFS), ftp, tftp http e https. Non tutti i tipi di origine sono disponibili su tutte le piattaforme. Ad esempio IBM Z non supporta cd e hd.

L'opzione di default è cd.

Se viene definito un URL ftp, tftp o smb, specificare il nome utente e la password con l'URL. Questi parametri sono opzionali, quindi in caso non vengano definiti viene effettuato un login anonimo o come utente guest. Esempio:

install=ftp://USER:PASSWORD@SERVER/DIRECTORY/DVD1/

Per eseguire l'installazione tramite una connessione cifrata, utilizzare un URL https. Se non è possibile verificare il certificato, utilizzare il parametro di avvio sslcerts=0 per disabilitare la verifica del certificato.

In caso di installazione Samba/CIFS è possibile anche specificare il dominio da utilizzare:

install=smb://WORKDOMAIN;USER:PASSWORD@SERVER/DIRECTORY/DVD1/

Per utilizzare cd, hd o slp, impostarli come nell'esempio seguente:

install=cd:/
install=hd:/?device=sda/PATH_TO_ISO
install=slp:/

7.3.4 Specifica dell'accesso remoto

Si deve specificare un solo metodo di controllo remoto alla volta. I vari metodi disponibili sono: SSH, VNC, server X remoto. Per informazioni su come utilizzare i parametri elencati in questa sezione, vedere Capitolo 11, Installazione remota.

display_ip=IP_ADDRESS

Display_IP provoca l'installazione del sistema per tentare la connessione a un server X in un dato indirizzo.

Importante
Importante: meccanismo di autenticazione di X

L'installazione diretta con il sistema X Window si fonda su un meccanismo di autenticazione primitivo basato sui nomi degli host. Questo meccanismo è disabilitato sulle versioni SUSE Linux Enterprise Server correnti. È preferibile l'installazione con SSH o VNC.

vnc=1

Abilita un server VNC durante l'installazione.

vncpassword=PASSWORD

Imposta la password per il server VNC.

ssh=1

ssh abilita l'installazione SSH.

ssh.password=PASSWORD

Specifica una password SSH per l'utente root durante l'installazione.

7.4 Configurazioni avanzate

Per configurare l'accesso a un RMT locale o a un server supportconfig per l'installazione, è possibile specificare i parametri di avvio per configurare tali servizi durante l'installazione. Ciò vale anche se è necessario il supporto IPv6 durante l'installazione.

7.4.1 Immissione dei dati per accedere a un server SMT

Per default, gli aggiornamenti di SUSE Linux Enterprise Server vengono distribuiti da SUSE Customer Center. Se la rete offre un server di tipo RMT per fornire un'origine di aggiornamento locale, sarà necessario fornire al client l'URL del server. Client e server comunicano esclusivamente tramite protocollo HTTPS, pertanto è anche necessario immettere un percorso al certificato del server, nel caso questo non sia stato rilasciato da un ente di certificazione esterno.

Nota
Nota: solo installazioni non interattive

I parametri per l'accesso a un server RMT sono necessari solo per le installazioni non interattive. Per le installazioni interattive, i dati possono essere forniti durante l'installazione (per informazioni, vedere Sezione 8.7, «Registrazione»).

regurl

URL del server RMT. Questo URL presenta un formato fisso https://FQN/center/regsvc/. FQN deve essere il nome host completo del server RMT. Esempio:

regurl=https://smt.example.com/center/regsvc/

Accertarsi che i valori immessi siano corretti. Se regurl non è stato specificato correttamente, la registrazione dell'origine di aggiornamento non riuscirà.

regcert

Ubicazione del certificato del server RMT. Specificare una delle ubicazioni seguenti:

URL

Ubicazione remota (HTTP, HTTPS o FTP) dalla quale è possibile effettuare il download del certificato. Nel caso regcert non sia specificato, l'impostazione di default sarà http://FQN/smt.crt dove FQN è il nome del server RMT. Esempio:

regcert=http://rmt.example.com/smt-ca.crt
Percorso locale

Percorso assoluto per il certificato sul computer locale. Esempio:

regcert=/data/inst/smt/smt-ca.cert
Interattivo

Utilizzare ask per aprire un menu a comparsa durante l'installazione, dove specificare il percorso del certificato. Non utilizzare questa opzione con AutoYaST. Esempio

regcert=ask
Installazione del certificato di disattivazione

Utilizzare done se il certificato sarà installato da un prodotto aggiuntivo o se si utilizza un certificato emesso da un'autorità di certificazione ufficiale. Ad esempio:

regcert=done

7.4.2 Configurazione di un server dati alternativo per supportconfig

Per default, i dati raccolti da supportconfig (vedere la sezione Chapter 39, Gathering system information for support per ulteriori informazioni) vengono inviati a SUSE Customer Center. È possibile anche configurare un server locale per la raccolta di questi dati. Se tale server è disponibile in rete, è necessario impostare l'URL del server sul client. Questa informazione deve essere immessa al prompt d'avvio.

supporturl URL del server. L'URL presenta il formato http://FQN/Path/, dove FQN è il nome host completo del server e Path è l'ubicazione sul server. Ad esempio:

supporturl=http://support.example.com/supportconfig/data/

7.4.3 Utilizzo di IPv6 per l'installazione

Per default è possibile solo assegnare indirizzi di rete IPv4 al computer. Per abilitare IPv6 durante l'installazione, immettere uno dei seguenti parametri al prompt di avvio:

Accetta IPv4 e IPv6
ipv6=1
Accetta solo IPv6
ipv6only=1

7.4.4 Utilizzo di un proxy per l'installazione

Nelle reti che impongono l'uso di un server proxy per l'accesso a siti Web remoti, la registrazione durante l'installazione è possibile solo quando si configura un server proxy.

Per utilizzare un proxy durante l'installazione, premere F4 nella schermata di avvio e impostare i parametri richiesti nella finestra di dialogo Proxy HTTP.

In alternativa, specificare il parametro kernel proxy al prompt d'avvio:

  1. Nella schermata di installazione premere E per aprire l'editor dei parametri di avvio.

  2. Aggiungere una nuova riga con la seguente sintassi:

    proxy=http://USER:PASSWORD@proxy.example.com:PORT

    L'impostazione di UTENTE e PASSWORD è facoltativa. Se il server consente l'accesso anonimo, sono sufficienti i dati seguenti:

    http://proxy.example.com:PORT

    Il risultato è simile al seguente:

    Editor di opzioni GRUB
    Figura 7.3: Editor di opzioni GRUB
  3. Premere F10 per eseguire l'avvio con la nuova impostazione proxy.

7.4.5 Abilitazione del supporto SELinux

L'abilitazione di SELinux all'avvio dell'installazione consente di configurarlo al completamento dell'installazione senza riavviare. Utilizzare i seguenti parametri:

security=selinux selinux=1

7.4.6 Abilitazione dell'aggiornamento automatico del programma di installazione

Durante l'installazione e l'upgrade, YaST può essere aggiornato automaticamente, come descritto nella Sezione 8.2, «Aggiornamento automatico del programma di installazione», per risolvere alcuni bug potenziali rilevati dopo il rilascio. È possibile utilizzare il parametro self_update per modificare il comportamento di questa funzione.

Per abilitare l'aggiornamento automatico del programma di installazione, impostare il parametro su 1:

self_update=1

Per utilizzare un archivio definito dall'utente, specificare un URL:

self_update=https://updates.example.com/

7.4.7 Adattamento dell'interfaccia utente per valori DPI alti

Se la risoluzione (DPI) dello schermo è molto alta, utilizzare il parametro di avvio QT_AUTO_SCREEN_SCALE_FACTOR. In tal modo il font e gli elementi dell'interfaccia utente vengono adattati alla risoluzione dello schermo.

QT_AUTO_SCREEN_SCALE_FACTOR=1

7.4.8 Utilizzo di mitigazioni CPU

Il parametro di avvio mitigations consente di controllare le opzioni di mitigazione per attacchi side-channel sulle CPU interessate. I valori possibili sono:

auto Abilita tutte le mitigazioni necessarie per il modello di CPU in uso, ma non protegge dagli attacchi ai thread della CPU. A seconda del workload, questa impostazione può in parte compromettere le prestazioni.

nosmt Fornisce il set completo delle mitigazioni di sicurezza disponibili. Abilita tutte le mitigazioni necessarie per il modello di CPU in uso. Inoltre, disabilita il multithreading simultaneo (SMT) per evitare attacchi side-channel a più thread della CPU. Questa impostazione può ulteriormente compromettere le prestazioni, a seconda del workload.

off Disabilita tutte le mitigazioni. A seconda del modello di CPU, questa può subire attacchi side-channel. Questa impostazione non ha impatto sulle prestazioni.

Ciascun valore è dotato di un set di parametri specifici, a seconda dell'architettura della CPU, della versione kernel e delle vulnerabilità che è necessario mitigare. Per i dettagli fare riferimento alla documentazione relativa al kernel.

7.5 IBM Z

Per piattaforme IBM Z, il sistema viene avviato (IPL, Initial Program Load) come descritto nella Sezione 5.3.4, «Esecuzione dell'IPL del sistema di installazione di SUSE Linux Enterprise Server». SUSE Linux Enterprise Server non visualizza una schermata iniziale in questi sistemi. Durante l'installazione, caricare manualmente il kernel, initrd e parmfile. Quando viene stabilita una connessione al sistema di installazione tramite VNC, X o SSH, viene visualizzata la schermata di installazione di YaST. Dato che non vi è una schermata di avvio, i parametri del kernel o di avvio non possono essere immessi sullo schermo, ma devono essere specificati in un parmfile (vedere la Sezione 5.6, «Parmfile - Automazione della configurazione del sistema»).

InstNetDev=osa

Inserire il tipo di interfaccia da configurare. I valori possibili sono osa, hsi, ctc, escon e iucv (CTC, ESCON e IUCV non sono più supportati ufficialmente).

Per il tipo di interfacce hsi e osa specificare una maschera di rete appropriata e un indirizzo di diffusione opzionale:

Netmask=255.255.255.0
Broadcast=192.168.255.255

Per le interfacce di tipo ctc, escon e iucv (CTC, ESCON e IUCV non sono più ufficialmente supportate), inserire l'indirizzo IP del peer:

Pointopoint=192.168.55.20
OsaInterface=<lcs|qdio>

Per i dispositivi di rete osa, specificare l'interfaccia host (qdio o lcs).

Layer2=<0|1>

Per i dispositivi Ethernet QDIO osa e hsi, specificare se abilitare (1) o disabilitare (0) il supporto per OSI Layer 2.

OSAHWAddr=02:00:65:00:01:09

Per i dispositivi QDIO Ethernet osa abilitati per Layer 2, specificare manualmente un indirizzo MAC o dichiarare OSAHWADDR= (con spazio bianco finale) per il default del sistema.

PortNo=<0|1>

Per i dispositivi di rete osa specificare il numero di porta (se il dispositivo supporta questa funzione). Il valore di default è 0.

Ciascuna interfaccia richiede alcune opzioni di configurazione:

  • Interfacce ctc e escon (CTC e ESCON non sono più ufficialmente supportate):

    ReadChannel=0.0.0600
    WriteChannel=0.0.0601

    Il parametro ReadChannel specifica il canale di lettura da utilizzare. Il parametro WriteChannel è il canale di SCRITTURA.

  • Per l'interfaccia ctc (non più supportata ufficialmente), specificare il protocollo da utilizzare:

    CTCProtocol=<0/1/2>

    I valori validi sono:

    0

    Modalità di compatibilità, anche per peer non Linux diversi da OS/390 e z/OS (modalità di default)

    1

    Modalità estesa

    2

    Modalità di compatibilità con OS/390 e z/OS

  • Tipo di dispositivo di rete osa con interfaccia lcs:

    ReadChannel=0.0.0124

    Il parametro ReadChannel rappresenta il numero di canale utilizzato in questa configurazione. Da questo parametro è possibile definire un secondo numero di porta aggiungendo 1 al valore di ReadChannel. Il parametro Portnumber è utilizzato per specificare il relativo numero di porta.

  • Interfaccia iucv:

    IUCVPeer=PEER

    Inserire il nome del computer peer.

  • Tipo di dispositivo di rete osa con interfaccia qdio per OSA-Express Gigabit Ethernet:

    ReadChannel=0.0.0700
    WriteChannel=0.0.0701
    DataChannel=0.0.0702

    Per ReadChannel, inserire il numero del canale di lettura. Per WriteChannel, inserire il numero del canale di scrittura. Il parametro DataChannel specifica il canale dati. Assicurarsi che il canale di lettura presenti un numero di dispositivo pari.

  • Interfaccia hsi per HiperSockets e LAN guest per VM:

    ReadChannel=0.0.0800
    WriteChannel=0.0.0801
    DataChannel=0.0.0802

    Per ReadChannel, inserire il numero appropriato del canale di lettura. Per WriteChannel e DataChannel, inserire rispettivamente i numeri dei canali di lettura e dati.

7.6 Ulteriori informazioni

Ulteriori informazioni sui parametri di avvio sono disponibili nel wiki openSUSE in https://en.opensuse.org/SDB:Linuxrc#Parameter_Reference.